VERSO UNA NUOVA RIVOLUZIONE

Lettera aperta agli anarchici spagnoli

di Nestor Makhno

 

Cari compagni Carbó e Pestaña, 

Trasmettete ai nostri amici e compagni spagnoli e, attraverso loro, a tutti i lavoratori in generale, il mio incoraggiamento a mantenere forte i loro intenti nel processo rivoluzionario intrapreso, così come l'invito ad affrettarsi a unirsi su un programma pratico, di direzione ideologica specifica. Non bisogna in nessun caso lasciar rallentare il ritmo dell'azione rivoluzionaria delle masse. Si tratta, al contrario, di impegnarsi senza perdere tempo ad aiutarle affinché obblighino, con la forza se non ci sono altre vie o mezzi, il governo repubblicano provvisorio a cessare il tentativo nefasto di frenare e sviare la rivoluzione con i suoi assurdi decreti.

I lavoratori spagnoli - operai, contadini, la classe intellettuale impegnata - devono unirsi e mostrare il massimo di energia rivoluzionaria, affinché si crei una situazione tale che la borghesia si trovi senza alcuna possibilità di opporsi alla rivoluzione e al popolo, alla conquista della terra, delle fabbriche e delle libertà complete, situazione che deve diventare sempre più generalizzata e irreversibile. È indispensabile adoperarsi con ogni sforzo affinché i lavoratori spagnoli tengano conto di questo e capiscono che lasciarsi sfuggire questo momento decisivo, restando inattivi e limitandosi a prendere delle risoluzioni verbali senza alcuna efficacia, significa trovarsi a fare volontariamente il gioco dei nemici della rivoluzione, permettergli di passare all'offensiva, dargli il tempo di riprendersi all'ultimo momento e poi di soffocare la rivoluzione in atto. 
In questa occasione è necessaria l'unione delle forze anarchiche, in particolare attraverso la formazione di un vasto Sindacato Contadino, che si federerebbe con la Federazione Nazionale del Lavoro(1) e in cui gli anarchici lavorerebbero senza tregua. È ugualmente indispensabile aiutare i lavoratori a creare, localmente, organi di autogestione economici e sociali - dei Liberi Soviet - così come dei distaccamenti armati per la difesa delle misure rivoluzionarie che questi non mancheranno di intraprendere, appena avranno preso coscienza e rotto tutte le catene della loro condizione servile. Non è che così, e con questi mezzi di una azione generale sociale, che le masse lavoratrici rivoluzionarie potranno opporsi efficacemente a un tentativo di svolta reazionaria verso un nuovo sistema di sfruttamento.

A mio parere, la federazione anarchica(2) e la Federazione Nazionale del Lavoro si dovrebbero preoccupare seriamente di ciò, e organizzare, per questo, gruppi di iniziativa in ogni villaggio e città; ugualmente non dovrebbero spaventarsi di prendere in mano la direzione rivoluzionaria strategica, organizzativa e teorica del movimento popolare. È evidente che devono evitare, in questa occasione, di unirsi ai partiti politici in generale, e in particolare ai comunisti-bolscevichi, perché suppongo che questi comunisti-bolscevichi spagnoli saranno i degni confratelli dei loro maestri russi. Andranno sulle tracce del gesuita Lenin e di Stalin, non esitando ad affermare il loro monopolio su tutte le conquista della rivoluzione, tendendo a ristabilire il potere del partito nel paese, ma ne conosciamo tutti gli effetti per l'esempio vergognoso della Russia: la messa al bando di tutte le tendenze rivoluzionarie libere e di tutte le organizzazioni indipendenti dei lavoratori. In effetti, si immaginano di essere i soli a potere - e dovere - disporre di tutte le libertà e tutte i diritti nella rivoluzione. Tradiranno perciò fatalmente i loro alleati e la causa stessa della Rivoluzione. 

La causa della rivoluzione spagnola è la causa dei lavoratori di tutto il mondo, e, in questa opera, è impossibile coordinarsi con il partito che, per ottenere il potere assoluto nel paese, non esiterebbe ingannare i lavoratori e impadronirsi di tutte le conquiste rivoluzionarie, per divenire il peggior tiranno e nemico della libertà e dei diritti del popolo.

L'esempio russo deve permettervi di evitare di trovarvi in quella situazione. Che la calamità comunista-bolscevica russa non possa prendere piede sul suolo rivoluzionario di Spagna!

Viva l'unione dei lavoratori, contadini e classe intellettuale impegnata di tutta la Spagna!

Viva la rivoluzione spagnola nel suo camino verso un mondo nuovo di conquiste sempre più emancipatrici, sotto la bandiera dell'anarchia! 

Con i miei saluti fraterni, 
Nestor Makhno

29 aprile 1931

Probuždenie, No.23-27, luglio-ottobre 1932 pp 77-78

 

Ndt:
1. La Confederación Nacional del Trabajo (CNT).
2. Si riferisce alla Federación Anarquista Ibérica - FAI.


Introduzione, di Pier Francesco Zarcone

Indice