Smemorandum sindacale

 

Peggiora la situazione dei lavoratori di categorie importanti come il Pubblico Impiego, i metalmeccanici, le telecomunicazioni, i trasporti, il commercio.

Per colpa dell'arroganza della parte padronale.

Per le titubanze e la schizofrenia delle organizzazioni sindacali partner del governo dell'Unione.

La posta in gioco è la riforma della contrattazione, il pieno controllo delle prestazioni lavorative, l'arbitrarietà dell'erogazione di salari e stipendi in base a compatibilità di bilancio e ad esigenze di riorganizzazione meritocratica del lavoro.

E' così che succede che uno sciopero già indetto nel settore del Pubblico Impiego per il 16 aprile per aprire le trattative e ancora mantenuto, (nonostante la firma di un accordo di massima tra le parti), venga "inspiegabilmente" sospeso e rinviato a un giorno qualsiasi di maggio pur in presenza ed a causa di un acclarato peggioramento delle condizioni contrattuali da parte del governo.

Della serie: siamo così incazzati che non scioperiamo più!!

I lavoratori prima mobilitati e poi abbandonati come fiches sul tavolo verde. Senza un'assemblea nei luoghi di lavoro, senza una consultazione, senza un coinvolgimento dei diretti interessati. Tanto, bastava quel famigerato memorandum su meritocrazia e servizi nel pubblico impiego siglato col governo amico. Se poi saltano gli aumenti per il 2006 e quelli per il 2007 stanno in una Finanziaria ancora da fare, se 101 euro lordi erano così tondi da sembrare una bolla d'aria, che importava!! C'era pur sempre il memorandum!

Ora, il mantenimento dello sciopero del 16 aprile da parte di una sigla del sindacalismo di base (l'Unicobas-scuola) potrebbe a questo punto dare la possibilità almeno ai lavoratori/trici della scuola di far sentire due volte la loro protesta: contro un governo nemico e contro le decisioni di compagini sindacali quanto meno bizantine.

Purtroppo tutto questo rischia comunque di intensificare i processi di desindacalizazione già in atto nei luoghi di lavoro, diffondendo sfiducia e individualismo.

In altri settori, la controparte padronale fa già sentire la sua opposizione a rinnovi contrattuali ed a garanzie occupazionali.

La Confindustria respinge sdegnata la pur mite piattaforma unitaria presentata dai sindacati del metalmeccanici.

Dumping salariale costante nel settore delle comunicazioni e dei trasporti squassati dai processi di privatizzazione.
Salute e riposi penalizzati nel settore del commercio.

Mentre le preoccupazioni nel campo dei partners sindacali sembrano essere la divisione dei 12,5 miliardi di surplus fiscale e la piena riuscita del trasferimento del TFR nei fondi-pensione, le condizioni dei lavoratori/trici volgono al peggio e sempre più difficile si fa la situazione del sindacalismo conflittuale.

Ma è proprio in situazioni come queste che diviene importante per gli attivisti sindacali libertari sforzarsi di ricucire un tessuto di opposizione di base dei lavoratori nei luoghi di lavoro e nelle categorie che sappia smascherare le burocrazie sindacali e rilanciare la lotta contrattuale dal basso.

Riorganizzandosi alla base, federalismo delle lotte!

 

FEDERAZIONE DEI COMUNISTI ANARCHICI
13 aprile 2007