Uno sparo nel buio

 

Reggio Emilia non sfugge alle nuove norme securitarie introdotte dal governo e supportate da buona parte della stampa e dei mezzi di comunicazione di massa.

Le cariche della polizia contro i manifestanti che si opponevano alla "direttiva Maroni" che vieta l'agibilità politica nelle piazze principale di tutte le città, e che a Reggio Emilia ha avuto una immediata applicazione grazie a Prefetto, Sindaco e Questore, ed in seguito l'uso delle armi da fuoco contro l'auto di alcuni militanti dei CARC sparandogli in una ruota, rei di aver effettuato una scritta sul muro del circolo fascista Casa Pound di Reggio Emilia riportano in città, direttamente il vento della repressione.

Tutto ciò che sta accadendo dimostra che le scelte che riguardano l'ordine pubblico sono veicolate dall'incerto futuro sociale ed economico che milioni di lavoratori stanno vivendo a causa della crisi capitalistica, misure preventive per affrontare nuovi scenari di lotta e di ribellione sociale da parte della classe subalterna.

E' quindi di fondamentale importanza che i soggetti che compongono il variegato movimento di opposizione sociale e politica che operano in questa città si diano strumenti d'analisi e iniziative politiche condivise e collettive per affrontare un futuro immerso in una drammatica crisi sociale dove le risposte dello Stato non si faranno attendere.

Federazione dei Comunisti Anarchici di Reggio Emilia

3 maggio 2009