Genova 2001 - Genova 2007
Per non dimenticare che non ci sono poteri buoni

 

La Federazione dei Comunisti Anarchici aderisce alla manifestazione genovese del 17 novembre per denunciare e contrastare con la mobilitazione, le ultime decisioni reazionarie del governo italiano riguardo la commissione parlamentare d'inchiesta sui tragici fatti di Genova 2001.

"Devastazione e saccheggio", unitamente al "concorso psicologico" e alla "compartecipazione" sono le accuse che hanno portato alla richiesta di 225 anni di galera, assieme alla richiesta di danni per milioni di euro, per 25 imputati, alcuni di loro anche feriti dalle forze dell'ordine oltre a quelli della Diaz e della caserma di Bolzaneto, tutto questo mentre i danni subiti dai partecipanti alle manifestazioni di quei giorni non verranno risarciti.

Invece i vertici delle forze dell'ordine operanti in quei giorni hanno avuto solo promozioni, e nessuna inchiesta ha portato a responsabilità dei "tutori dell'ordine".

Speriamo che ormai sia chiaro a tutti quanto le istituzioni continuino ad operare col solo intento di demonizzare il movimento, continuando a dare massimo risalto agli episodi di saccheggio della città di Genova e sorvolando volutamente sui gravissimi episodi di violenza fisica e psicologica ai danni di manifestanti inermi, nonché sulle oscure manovre all'interno dei "palazzi", in quei giorni veri e propri covi di un "potere fascista" ben conscio di appoggio e protezione incondizionata.

Vogliono che si continui a parlare solo ed esclusivamente dei soggetti a cui è stato permesso di mettere a ferro e fuoco la città. Lo vogliono oggi come allora hanno voluto tacere su tutto quel movimento, anche anarchico, che ha sfilato per la città di Genova pacificamente con le proprie bandiere e i propri specifici contenuti e che, mentre i "fantomatici black block" si dedicavano indisturbati ad una metodica opera di devastazione, si è trovato di fronte schieramenti di polizia intenti ad un'opera di repressione armata contro le mani nude di migliaia di donne ,uomini giovani ed anziani, intensificando con più rabbia la repressione anche contro quanti accorsi a Genova alla notizia della morte di Carlo Giuliani.

Non abbiamo dato allora questa opportunità e non daremo oggi l'opportunità di archiviare quanto di vergognoso è avvenuto in quei giorni.

Quel movimento chiede oggi la verità sulle responsabilità politiche di chi ha gestito quei giorni.

Chiede la ammissione delle violenze inaudite compiute dalle forze dell'ordine e dalla loro catena di comando.

Chiede giustizia sulla repressione e sui soprusi subiti dalla città e da chi in quei giorni ha vissuto un'ingiustificabile violenza.

In quanto parte delle mobilitazioni internazionali contro il G8 del 2001, in quanto partecipanti alle manifestazioni di quei giorni a Genova, i comunisti anarchici "pur non aspettandosi nessuna giustizia dalle istituzioni dello stato" si riconoscono pienamente nel movimento che oggi scende in piazza per chiedere verità e non dimenticare quelle giornate e per ricordare che "la violenza armata è dello Stato ed è sempre violenza contro gli inermi".

Federazione dei Comunisti Anarchici

14 novembre 2007