Soledad

 

Quella di Maria Soledad. di qualche mese successiva a quella di Eduardo Massaro, è una fine che si inscrive tragicamente nel corso di una antica e macabra tradizione, rinnovata 30 anni orsono da Giuseppe Pinelli, di "suicidi" anarchici.

La normalizzazione in atto registra, istituzionalmente contemplato, il compassionevole coro delle prefiche di stato e di tutti i benpensanti "umanamente colpiti" o "profondamente intristiti" da questo inipotizzabile gesto estremo, frutto di un "momento di debolezza" o di un improvviso "tracollo psico-fisico".

E' molto difficile, quasi impossibile, commentare la copiosa, monumentale dose di ipocrisia e retoricume che tali espressioni malcelano.

Ci rinunciamo.

Noi siamo vicino al dolore dei familiari di Sole, vicini ai suoi compagni di vita e di lotta.

Noi siamo saturi di una miscela che è sconcerto, rabbia e dolore assieme. Invitiamo tutti i compagni a stare vicino al Silvano Pelissero, ancora illegittimamante privato della libertà.

 

20 luglio 1998

Federazione provinciale cremonese
Federazione dei Comunisti Anarchici