Comunicato sui fatti del 23/5/09 durante la cerimonia per la strage di Capaci

 

I militanti della Federazione dei Comunisti Anarchici - Sicilia esprimono la loro solidarietà a tutte vittime del grave atto di repressione messo in atto dalla Digos, durante la celebrazione dell'anniversario della strage di Capaci il 23/5/09.

Condanniamo questo ennesimo atto repressivo, fortemente significativo dei tempi di fascistizzazione che viviamo, in cui il dissenso è criminalizzato, in cui lo Stato tinge di illegalità qualunque azione di riscatto o difesa sociale.

Le recenti norme del pacchetto sicurezza altro non sono che la dichiarazione dei non diritti, dove si sancisce: la criminalizzazione di qualunque forma di lotta o denuncia sociale, la negazione del diritto di opporsi a leggi sbagliate e alle ingiustizie sociali.

Il padrone ringrazia il servo, oggi lottare contro le ingiustizie sociali e lo strapotere del capitalismo, è diventato, stanti le leggi dello Stato, ancora più difficile, ma noi non ci arrendiamo. Continueremo sempre a lottare per l'alternativa sociale per un mondo diverso, di donne e uomini liberi non più sfruttati ma uguali.

Allora non c'è da stupirsi che oggi uno striscione che fino all'anno scorso non dava fastidio sia preso a pretesto per metter a tacere una voce scomoda, oggi che lo Stato ha pianificato come mettere a tacere l'opposizione sociale, gli organizzatori possono chiedere che sia la PS a rimuovere tanto fastidio, in barba all'insegnamento che la lotta antimafia si fa attraverso il riscatto sociale e la libertà.

Per concludere ricordiamo a tutti che su indicazione della stessa Falcone, la Digos ha violentemente rimosso lo striscione dei Cobas e cercato di impedire a militanti della Rete Sicurezza Lavoro di pubblicizzare la campagna di solidarietà nei confronti del lavoratore Palumbo, mentre ben gradiva le bandiere di Azione Giovane. Il grave atto repressivo su commissione ha portato:

Con tutta la nostra solidarietà di classe,

per la FdCA Sicilia
Maurizio Galici

24 maggio 2009