Contro i CPT, Trapani 28 dicembre

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In questo mercato globale in cui masse di uomini e di donne sono spostati dalla disuguaglianza, dalla guerra, dalla dittatura, la civile Europa non si vergogna ad offrire CPT, rimpatri forzati, accordi bilateri con regimi repressivi, quando non la morte e, per chi riesce a scampare, la schiavitù, la clandestinità e lo sfruttamento

E lo Stato foraggia, per questo, mafie legali e illegali, e trova sempre a chi appaltare, magari al massimo ribasso, il ruolo di carceriere privato. 

Rivendichiamo il diritto alla libera circolazione, all'accoglienza e all'ospitalità, il rispetto del diritto di asilo e di tutti i diritti fondamentali. E poiché i diritti o sono per tutti o sono per nessuno, e si trasformano in permessi o licenze, sappiamo che occorre conquistarli e poi difenderli con le lotte e l'autorganizzazione, l'azione diretta e la pratica della solidarietà di classe e del mutuo soccorso. 

Per questo ci uniamo alle realtà di lotta e alle organizzazioni che hanno indetto la manifestazione del 28 dicembre per ricordare i morti nel rogo del Vulpitta e la denuncia delle politiche repressive e criminali di questo stato in materia di migrazioni e diritti umani.

Federazione dei Comunisti Anarchici

dicembre 23, 2004