NO AL RAZZISMO DI STATO

SABATO 18 LUGLIO 2009

PRESIDIO ORE 16

CREMONA, PIAZZA ROMA, DAVANTI AL CHOCOLAT CAFE'

 

Giovedì 2 luglio 2009 il Governo italiano ha fatto approvare definitivamente il pacchetto sicurezza ricorrendo al voto di fiducia.

Reato di clandestinità, istituzionalizzazione delle ronde, prolungamento dei tempi di detenzione nei centri di identificazione ed espulsione, necessità del permesso di soggiorno per tutti gli atti di stato civile, permesso di soggiorno a punti e registro per i senza fissa dimora sono solo alcuni dei punti diventati legge.

Il Governo italiano sceglie nuovamente la criminalizzazione dei migranti quale facile modalità di "gestione della crisi", ottenendo il duplice obiettivo di aumentare il grado di ricattabilità degli uomini e delle donne migranti presenti in Italia e di spingere i lavoratori sul terreno fratricida della guerra tra poveri e della competizione al ribasso su salari e diritti.

Tutto ciò in una fase in cui gli episodi di razzismo istituzionale non si contano.

Le ultime campagne elettorali hanno cavalcato la xenofobia alimentata dai mass-media, facendo credere alla massa che le donne italiane sono minacciate da orde di stupratori stranieri, quando in gran parte dei casi queste violenze avvengono tra le mura domestiche o da parte di conoscenti.

Su questa ondata di falsificazione e demonizzazione, che semina paura e velleità di linciaggio, le amministrazioni comunali (di ogni colore politico) hanno preso e richiesto provvedimenti sempre più restrittivi verso immigrati, musulmani e rom con la cacciata dei "nomadi", proibizioni di moschee e la caccia al clandestino (anche se attivo come operaio o muratore).

Il razzismo di stato si combatte con la solidarietà e la lotta di tutti i lavoratori, italiani e migranti, uniti contro chi li sfrutta e li mette gli uni contro gli altri.

 

Gruppo Antifascista Partigiano