Ricordare per continuare a lottare

Aperitivo antifascista

sabato 26 gennaio 2008

Fano (PU), presso la sede di

in via serravalle, alle ore 18

Guerra, oppressione politica e sociale, intolleranza, razzismo, sterminio dei nemici e delle "razze inferiori". Milioni fra ebrei, oppositori politici, comunisti, anarchici, socialisti, omosessuali, zingari e minoranze etniche arrivarono un giorno al cancello dei campi di concentramento e di sterminio creati dalle dittature naziste e fasciste e non tornarono mai pił indietro se non come cenere sparsa al vento.

Il ricordo e la memoria delle nefandezze del potere del passato devono far aprire gli occhi sugli orrori e sugli errori di oggi.
L'odio razziale, l'omofobia, il maschilismo e il nazionalismo purtroppo fanno parte ancora dell'attualitą. Gruppi di nazi-skin come Forza Nuova ne sono l'esempio pił manifesto e come abbiamo visto nella nostra provincia, cercano sempre di insediarsi nelle realtą politiche e sociali e non ci stupirebbe che le alleanze di destra che stanno alla municipalitą fanese aprissero qualche porticina nel retrobottega oscuro del loro piccolo e insulso potere per fare entrare nelle loro liste elettorali qualche bel giovanotto con la testa rasata e i tatuaggi con le croci celtiche.

Le politiche fasciste e razziste non stanno solo nei gruppuscoli di nazi lasciati in libertą ma anche nella politica istituzionale, ne sono il palese esempio le leggi "speciali"contro gli immigrati, le politiche giuridiche di due pesi e due misure a seconda del portafoglio e della nazionalitą, gli attentati clero-fascisti contro la libera scelta delle donne ad avere accesso alla pratica dell'aborto senza dover rischiare la vita, i muri che dividono i buoni e i cattivi nelle cittą come Padova, le guerre in nome del dollaro, il nazionalismo e il patriottismo sempre pił in voga e il servilismo sempre pił accentuato verso le forze armate, per non parlare poi del controllo sempre pił totale del potere sulla vita privata della gente.

Il capitalismo č sempre pił selvaggio e pressante e rende uomini e donne schiavi di condizioni di vita e di lavoro insopportabili: precarietą, mobbing, salari da fame, straordinari/ordinari di 14 ore, fino alla morte per sfruttamento sui cantieri, nelle fabbriche, nelle strade.

Appena si abbassa la guardia e le lotte diminuiscono, i fascismi e le intolleranze che servono al potere per manipolare l'informazione e la testa della gente, riprendono forza. Il sistema e il capitalismo si nutrono della diffidenza e della guerra tra i poveri come quella che troppo spesso avviene tra lavoratori e lavoratrici italiani e immigrati/e.

Ma il ricordo del passato e gli orrori del presente devono solo far nascere la voglia di ribellarsi ancora, di voler cambiare le cose, di costruire un mondo non solo migliore ma totalmente diverso. Un mondo basato sulla solidarietą di classe, sull'uguaglianza dei diritti a prescindere dal sesso e dalla nazionalitą, una societą senza pił padroni nel lavoro e nella vita personale.

La memoria oggi pił che mai deve essere prolifica e generare idee di libertą e di liberazione e passare dalla commemorazione all'azione anti-fascista permanente.

Federazione dei Comunisti Anarchici
Sezione Nestor Makhno di Fano/Pesaro