Resistenza e Lotta di classe

 

La Resistenza non è stata solo quella del '43-45, ma la lunga lotta a fascismo e nazismo che ha coinvolto milioni di persone. Fascismo e nazismo avevano rappresentato la "controrivoluzione preventiva", come disse Luigi Fabbri già nel 1922, per arginare i movimenti delle masse contro la struttura capitalistica alla quale nel dopoguerra avevano dato una bella spallata, in quella lunga battaglia che già allora gli anarchici chiamarono "guerra di classe". I regimi più autoritari sono sempre al servizio di forze economiche che vogliono far la guerra alle lotte emancipatrici dei lavoratori, sono una variabile del dominio capitalistico. Questo avevano capito profondamente quanti, uniti nella lotta, hanno fatto la Resistenza.

I comunisti anarchici non dimenticano quanti hanno lottato contro le terribili dittature fascista e nazista. In questi giorni di celebrazioni del 60° della Liberazione, rivendichiamo i combattenti e i morti, uomini e donne animati da spirito libertario che hanno fatto la Resistenza armati e non armati, per la reale Liberazione dell'Italia e dell'Europa dal nazifascismo. La Liberazione dell'Italia è stata opera del popolo che si è ribellato al dominio nazifascista, frenato poi nella sua volontà di andare fino in fondo e realizzare un completo cambiamento della società dalle forze occupanti, dalle forze politiche loro alleate e dalle scelte "democratiche" e di compromesso del Partito Comunista.

Oggi mentre ricordiamo le lotte del secolo scorso contro le forze reazionarie, di cui la Resistenza è stata una parte importante, dobbiamo assistere alla ripresa delle formazioni nazifasciste che nascondono dietro il doppiopetto la volontà di lottare contro chi si richiama nelle sue azioni ai valori della Resistenza di lungo periodo, e arrivano fino alla rivendicazione della "parificazione" fra partigiani e repubblichini. I morti non parlano più, ma noi possiamo parlare per loro e dire chiaramente che questo disegno non passerà.

Lo sappiano anche tutte quelle forze che continuano a dirsi di sinistra, ma hanno permesso con le loro aperture ai fascisti di riaprire le sedi. In questi giorni un sindaco, a Pontedera, ha chiuso la sede di Forza Nuova per motivi di ordine pubblico, la presenza della forze fasciste non era ammissibile, ha sostenuto, anche se è stato loro permesso di costituirsi in regolare partito.

Oggi come ieri per battere i disegni reazionari è necessario:

Il 25 aprile 1945 uomini e donne che sfilavano nelle città liberate avevano negli occhi le brutture dei regimi fascista e nazista per la cui disfatta avevano duramente combattuto; ma nel cuore avevano la speranza di un mondo totalmente diverso, dove la libertà economica e il rispetto dei diritti di tutti fossero le basi della nuova società.

E la loro lotta, e la nostra, continua.

Federazione dei Comunisti Anarchici

25 aprile 2005