Il Consiglio dei Delegati della Federazione dei Comunisti Anarchici, riunitosi a Genova il 6 ottobre 2002 assume il seguente ordine del giorno:

SCIOPERO DEL 18 OTTOBRE

Le politiche neoliberiste già avviate dai governi del centro-sinistra vengono accentuate dal governo di centro-destra in un contesto internazionale che non prevede aumenti del PIL, incentiva l’inflazione e costringe a politiche di bilancio restrittive della spesa pubblica.

Lo sciopero generale indetto dalla CGIL e dal sindacalismo di base cerca di rispondere ad un attacco congiunto portato dalla Confindustria e dal Governo sia sul piano del salario che dei diritti e delle libertà sociali. Nel giro di pochi mesi, dal "Patto per l’Italia", all’approvazione del Ddl 848 sulla flessibilità, alla Finanziaria 2003, l’impoverimento dei salari si è accompagnato a processi di precarizzazione del lavoro sempre più accentuati ed alla riduzione del salario indiretto e differito nella forma dei diritti alla salute, all’istruzione, all’assistenza, alla previdenza.

La prevedibile approvazione del Ddl 848bis sulle modifiche all’art.18 dello Statuto dei Lavoratori ed altri provvedimenti sulle pensioni comprometteranno ulteriormente le condizioni materiali dei lavoratori/trici garantiti e non garantiti.

La risposta unitaria di tutto il mondo del lavoro è condizione indispensabile per costruire un’opposizione di massa vincente sia nei posti di lavoro che nelle categorie e nel territorio.

In questa situazione l’FdCA ribadisce la scelta del sindacalismo conflittuale a prassi libertaria come percorso strategico per coordinare l’azione degli attivisti sindacali libertari e rilanciare la lotta per il salario, la riduzione di orario a parità di salario, le libertà sindacali, i diritti sociali.

GUERRA

I rischi di una guerra convenzionale in Irak hanno radici lontane che stanno sia nei mai interrotti bombardamenti del territorio iracheno da parte anglo-americana, sia nella determinazione dell’amministrazione USA ad espandere il controllo su materie prime e vie di comunicazione strategiche in ogni angolo del pianeta. L’opposizione di Cina, Russia ed Unione Europea ai progetti bellici americani non ha nobili intenti pacifisti, ma solo ragioni militari-economiche meno invasive e negoziabili su altri scenari.

In Italia, solo l’ipotesi di guerra ha già comportato un incremento della spesa militare del 7% ed un eventuale stato di guerra condizionerà i rinnovi contrattuali e le scelte di politica economica.

L’FdCA si impegnerà nella costituzione e partecipazione a comitati di massa contro la guerra che in ogni territorio sappiano sviluppare politica antimilitarista e prassi libertaria.

SOCIAL FORUM EUROPEO

La riunione del Social Forum Europeo a Firenze in novembre costituisce un evento mediatico che vedrà migliaia di attivisti del movimento anti-globalizzazione assistere alla passerella di leaders portavoce di istanze etico-socialdemocratiche in una realtà economico-politica che non offre affatto spazi di mediazione tipici delle socialdemocrazie, bensì solo luoghi e ragioni di conflitto e lotta di classe.

L’FdCA non aderisce ai Social Forum locali, nazionali o internazionali, ma agisce all’interno del movimento antu-globalizzazione con la prassi ed i contenuti caratteristici dei comunisti-anarchici. La lotta ai processi di globalizzazione economici e militari si conduce attraverso la critica, la denuncia e l’opposizione di massa alle politiche del capitalismo e degli Stati nazionali, senza alcuna concessione alla riformabilità degli apparati internazionali (FMI, BM, OMC,…) o a disastrose partecipazioni elettorali.

L’FdCA ritiene utile che nelle giornate di Firenze, il movimento anarchico e libertario sappia esprimere situazioni ed iniziative organizzative e di mobilitazione in grado di dare un’alternativa libertaria ed antiautoritaria per il movimento anti-globalizzazione.

 CONSIGLIO DEI DELEGATI F.d.C.A. GENOVA 6 OTTOBRE 2002