USCIRE DAL PANTANO DELLE ILLUSIONI ELETTORALI

COMBATTERE E SCONFIGGERE LA DESTRA ED IL NEOLIBERISMO

COSTRUIRE L’AUTONOMIA DEL MOVIMENTO DI CLASSE

COMPITO STRATEGICO DEI COMUNISTI ANARCHICI

 

Il 9 aprile la democrazia rappresentativa borghese celebra il suo rito salvifico. Entrambi gli schieramenti sono in cerca di legittimazione e di voti. Ne ha bisogno la destra che è consapevole degli scempi che in 5 anni ha deliberatamente compiuto in tutti i campi, sociale, economico, politico ed istituzionale; ne ha bisogno il centro-sinistra che è consapevole della sua incapacità di offrire un’alternativa alla destra ed alle pressioni del capitalismo nostrano. Sono molte le speranze, gli ex-voto e gli scongiuri che si addensano sul 9 aprile perché sia il giorno della agognata "spallata" a Berlusconi e della demolizione della Casa della Libertà. Non ci interessa denigrare o negare a nessuno la libertà individuale di esercitare il diritto di voto. Così come non consideriamo né qualunquisti né rivoluzionari coloro che decideranno di non votare in ragione di una critica radicale al sistema parlamentare o in ragione della grave somiglianza tra i 2 schieramenti.

Quello che ci interessa è che il 9 aprile non sia l’esito finale dei tanti movimenti che hanno animato la scena politica italiana dal 2001 ad oggi; i tanti movimenti nati dal basso e spesso rimasti - per capacità di autoorganizzazione ed autogestione - movimenti di base, protagonisti di tante lotte anticapitaliste, da quelle operaie e sindacali a quelle ecologiste ed ambientali, da quelle culturali e sociali a quelle pacifiste ed antimilitariste, da quelle dei migranti a quelle contro la repressione dello Stato, da quelle femministe a quelle laiche ed anticlericali degli ultimi giorni. Lotte dure e difficili su 2 piani: da un lato per smascherare i disvalori della destra combinati con i disvalori del neoliberismo (l’individualismo, la competizione, l’arroganza, la corruzione, l’ignoranza, l’ingiustizia, la deregolamentazione della vita civile, la precarizzazione delle vite individuali...). Dall’altro lotte per rinnovare e praticare il valore della libertà nella solidarietà, nella difesa e nella pratica degli spazi di organizzazione, nella rivendicazione e tutela dei diritti individuali e collettivi delle persone, dei lavoratori e delle lavoratrici, dei e delle migranti. Questi movimenti e queste lotte hanno davanti a sé un futuro? Siamo certi di sì, se non cadranno nell’illusione che le elezioni sono l’unica occasione di mutamento strutturale; siamo certi di sì, se avremo sedimentato la consapevolezza che il neoliberismo capitalista dei nostri tempi ha sempre uno Stato ed un governo su cui scommettere. Questa è la nostra opzione: lavorare per la capacità politica di esprimere auto-organizzazione e conflitto da parte di tutti i soggetti interessati ad un mutamento radicale della società in senso autogestionario ed egualitario.

Il 10 aprile qualcuno sarà eletto vincitore: se la destra sarà sconfitta avremo ragione - perché no! - di sorridere; se vincerà il centro-sinistra avremo ragione - da buoni materialisti - di iniziare a preoccuparci. Non abbiamo dimenticato i governi di centro-sinistra del famigerato quinquennio 1996-2001, che hanno gettato le premesse per le nefandezze fatte poi dal centro-destra. Ma questa volta, forse, non ci sarà alcuna delega in bianco: infatti dalla precarietà nel mondo del lavoro alla riforma Moratti, dalla TAV al nucleare, dall’attacco alla 194 alla PMA, dalle truppe in Afghanistan a quelle in Iraq, dalla Bossi-Fini ai CPT, sono ben aperte le ferite inferte ai diritti, ai sentimenti ed ai valori dei lavoratori italiani e migranti e questa volta - forse - non ci saranno né cinghie di trasmissione di partito, sindacali o di curia che terranno, né pace sociale e concertazione a "tenere buono il popolo". Noi, con il nostro modo caratteristico di far politica, dal basso e collettivo, assembleare ed autogestito, comunista ed anarchico, porteremo avanti il nostro impegno prima e dopo il 9 aprile, affinché viva, si organizzi e lotti la più vasta opposizione sociale ed in movimento per l’alternativa comunista e libertaria.


Consiglio dei Delegati
Federazione dei Comunisti Anarchici

Cremona, 15 gennaio 2006