8° Congresso Nazionale

Federazione dei Comunisti Anarchici

Fano, 31 ottobre/1 novembre 2010

La crisi della democrazia in Italia

 

In Italia, siamo di fronte ad un evidente deperimento dei livelli di democrazia nel paese, le cui espressioni sono rinvenibili a livello istituzionale e sociale:

Questa situazione ha di fatto reso marginale la strategia parlamentare come strumento di emancipazione delle classi popolari e reso evidentemente inutile la rincorsa alla rappresentanza degli interessi dei lavoratori per via elettorale e/o governativa.

La dualità di poteri sul territorio determinata dall'espansione del potere amministrativo e del ricorso alla sussidiarietà verticale (UE) e orizzontale su regioni e macroregioni che indirizzano gli assetti economico-finanziari-occupazionali dei servizi, laddove allo Stato restano da gestire le compatibilità di Maastricht e le contraddizioni sociali che ne derivano, conduce di fatto ad impedire la possibilità di organizzazione e partecipazione dal basso, sia in fase propositiva che vertenziale.

Il deperimento della democrazia e della partecipazione colpisce anche il mondo sindacale attraverso

Le riforma della contrattazione imposta da Confindustria punta ad accelerare questi processi spingendo per il pieno coinvolgimento del sindacato nella logica d'impresa (dai minimi tabellari nel CCNL all'indice di inflazione previsionale depurato, dalla durata di 3 anni dei contratti al congelamento del diritto di sciopero per 7 mesi durante le vertenze, dagli enti bilaterali alla contrattazione decentrata al ribasso) e per la decontrattualizzazione di fatto di migliaia di lavoratori delle PMI, dove il sindacato non è presente.

In cambio della concentrazione e blindatura a livello verticistico della contrattazione e della scomparsa del suo carattere collettivo, universale e solidaristico, al sindacato vengono offerti enti bilaterali e garanzie di sopravvivenza, cercando di costringerlo a accelerare il percorso già in atto di trasformazione in agenzia di servizi. Il regime sanzionatorio per chi violasse le regole imposte dal documento di Confindustria vuole siglare la fine di ogni autonomia delle organizzazioni sindacali e di qualsiasi azione dal basso nei posti di lavoro.

Ma il deperimento della democrazia si manifesta anche attraverso la riduzione degli spazi di partecipazione grazie all'implementazione di:

Infine l'attacco alle libertà colpisce tutti i diritti all'autodeterminazione riproduttiva, relazionale, di cura e di comportamenti individuali.

Di fronte alla finzione della democrazia istituzionale, alla recinzione della democrazia sindacale, alla democrazia passiva nella società, occorre rilanciare la democrazia di base e dal basso, la democrazia diretta nel paese attraverso:

 

Per il protagonismo degli sfruttati e degli oppressi, per l'autonomia degli interessi immediati delle classi lavoratrici:

ricostruire e radicare nel tessuto sociale e territoriale idee e percorsi di critica e lotta anticapitalisti;

accumulare, formare e federare istanze ed esperienze potenzialmente rivoluzionarie per un progetto di società solidale e comunista, autogestita e libertaria.

 

Federazione dei Comunisti Anarchici

Fano 31 ottobre 2010

Documento emendato ed approvato all'unanimità dal VIII Congresso Nazionale della FdCA