Terroristi finti, terrore vero

 

Aouadi Mohamed, uno degli immigrati tunisini condannati in Italia con l’accusa di formare una cellula terroristica islamica, è stato scarcerato ieri, venerdì 26 novembre, ma è stato direttamente trasportato e internato nel CPT di Caltanisetta. Gli è già stato comunicato il decreto di espulsione e si attende che venga convalidato dal giudice di pace di Palermo. Alcuni compagni si stanno attivando per cercare di fargli avere un avvocato che possa bloccare il provvedimento e sospendere o almeno ritardare l’espulsione anche se sarà difficile.

Conosciamo bene le aberranti dinamiche a cui sono sottoposti tutti gli immigrati, i quali, giudicati dai tribunali che difendono la società dello sfruttamento e delle merci “vanno espulsi”.

Molti suoi coimputati hanno subito una condanna in contumacia espressa dal tribunale militare di Tunisi. Per questo si teme che Mohamed se rimandato in Tunisia rischi ben di peggio che la sola espulsione: infatti, se qui nella democratica repubblica italiana un'accusa senza prove di far parte di una fantomatica cellula di Al Quaeda gli è costata una condanna per falsificazione di documenti(!!!), non possiamo nemmeno immaginare quello che gli potrà accadere in Tunisia, cioè un paese governato da una dittatura militare.

Una morte sotto tortura nelle prigioni tunisine è la sorte che, se non si fa qualcosa per impedirlo, spetterà agli altri suoi coimputati, (Essid Sami Ben Khemais, Bouchoucha Moktar, Kammoun Mehdi ed anche a Ben Attia Nabil).

Ma non saranno solo loro ad avere davanti a sé un futuro fatto di carcerazione temporanea, espulsioni, ecc: i paesi occidentali riservano a tutti gli “stranieri” attenzioni simili, oppure, nella migliore delle ipotesi, gli immigrati verranno legalizzati e cosi ridotti a carne da sfruttare a basso costo. Facciamo appello a tutte le realtà o singoli individui che vogliono la fine di tutto ciò a mobilitarsi, ognuno coi mezzi che reputa più adeguati, perché Mohamed non venga espulso e affinché questa repressione finisca.

Per la libera circolazione degli individui, contro i CPT e contro ogni forma di detenzione.

(dal forum online di Contropotere)


Ipse dixit

Dagli statuti della Prima Internazionale, ripresi da M. Bakunin sull’Egalité, 31 luglio 1869


da Alternativa Libertaria - dicembre 2004, foglio telematico della FdCA