Gli schedati e i sommersi

 

A quanto pare, mentre si dibatte l'uscita di Fini sul diritto di voto agli immigrati, si continua a crepare nelle vie dell'immigrazione per colpa delle leggi dello Stato italiano e si concretizzano misure europee di controllo biometrico sugli stranieri in tutta Europa.

Sono ormai migliaia le vittime da ascrivere alle assemblee parlamentari nazionali degli ultimi 10 anni, assassini e complici del massacro di questi uomini, di queste donne e di questi bambini.

E se da un lato ci si indigna per gli orrori delle dittature, il giorno dopo si esalta l'utilità di strumenti tecnologici moderni per rilevare il dna o i dati biometrici dei "non desiderabili".

Come il chip contenente i dati biometrici come impronte digitali e tratti facciali, da inserire nel visto d'ingresso nell'Unione europea per gli extracomunitari.

Oggi, in Francia, ad esempio, avanza la schedatura genetica (dna) dei detenuti: se attualmente, copre all'incirca 1500 autori di delitti contro la persona, si prevede di arrivare in pochi anni al dato britannico, ovvero ad un milione e mezzo di "schedienneati" (schedati del dna), estendendo la misura ai reati contro la persona. Ovunque e ogni giorno perdiamo spazi e tempi di libertà e di dignità. Tutti. Occorre pensare a come riprenderseli. Tutti.

Stecunga


Ipse dixit

 

"Limitare il diritto di sciopero è opera vana: sempre si è tentato di limitare questo diritto e i lavoratori non hanno mai obbedito a nessuna limitazione o l'hanno subita in taluni casi quando non ne potevano fare a meno. Ma appena hanno potuto sottrarsi a quella obbedienza hanno scioperato lo stesso. Il solo risultato concreto che si avrebbe limitando con una legge in diritto di sciopero è quello di rendere politici tutti gli scioperi, perché i lavoratori in lotta si contrapporrebbero non soltanto al padrone, ma anche al governo e allo Stato!"

Giuseppe Di Vittorio, 1949


Da (non) leggere (o rileggere)

 

Lavorare con intelligenza emotiva
(D. Goleman) - BUR Saggi, € 9.00

L’elogio dell’incompetenza. Un libro per capire come il fatto che il vostro capo non capisca un cazzo non è una sfiga personale, ma l’ultima sponda del capitalismo, teorizzata nelle migliori università americane e, neanche a dirlo, copiata da noi. Non caschiamoci, e erediteremo il mondo: saremo gli unici a sapere come farlo funzionare ...

L.D.


Vista da loro

 

"Ho una vecchiaia serena. Tutte le mattine parlo con le voci della mia coscienza, ed è un dialogo che mi quieta. Guardo il Paese, leggo i giornali e penso: ecco qua che tutto si realizza poco a poco, pezzo a pezzo. Forse si, dovrei avere i diritti d'autore, la giustizia, la tv, l'ordine pubblico. Ho scritto tutto trent'anni fa."

Tutto in quelle carte sequestrate qui a Villa Wanda ventidue anni fa: 962 affiliati alla Loggia.

C'erano militari, magistrati, politici, imprenditori, giornalisti. C'era l'attuale Presidente del Consiglio, il suo nuovo braccio destro al partito, Cicchitto: allora erano socialisti. Chi ha condiviso quel progetto è oggi alla guida del paese. "Se le radici sono buone la pianta germoglia. Ma questo è un fatto che non ha più a vedere con me". Difatti quando parla di Berlusconi e di Cicchitto, di Fini, di Costanzo e di Cossiga lo fa con la benevolenza lieve che si riserva ai ricordi di una stagione propizia. Sempre con una frase, però, con una parola che li fissa senza errore ad un 'origine precisa della storia.

da "La Repubblica", 28 settembre 2003, Gelli, intervistato da Concita De Gregorio


agenda

 

1-16 novembre 2003
Forum Social Libertaire e Salon du livre Anarchiste
Saint-Ouen (Parigi)

22 novembre 2003
Festa del libero pensiero - Cremona, Il Cascinetto
maggiori informazioni
fdca@fdca.it


da Alternativa Libertaria - novembre 2003, foglio telematico della FdCA