La bolla scoppiata...

 

Finalmente l'ennesima proposta di riforma della pensioni è arrivata! La aspettavamo con ansia. Già alcuni anni fa, prima ancora della vittoria di Berlusconi alle elezioni, nel quaderno di Alternativa Libertaria dedicato alla riforma delle pensioni (La bolla e la gobba - Previdenza, TFR e menzogne varie) avevamo tracciato uno schema prevedibile della ulteriore riforma che già allora si preannunciava e che puntualmente si è presentata.

Ma non voglio adesso per l'ennesima volta confutare le menzogne e le ipocrisie che i "tecnici" e gli "esperti" ci propinano ogni giorno per giustificare questo ennesimo e inevitabile "riforma". Interessa di più andare a vedere come si sono mossi i vari protagonisti. E nella vicenda tutti gli attori hanno finora recitato egregiamente la loro parte. Berlusconi, coerentemente con la natura mediatico-totalitaria del suo regime, ha annunciato la riforma a reti unificate, dimostrando ancora una volta il suo concetto di dialogo: io parlo e voi zitti ad ascoltare!

I DS dopo un timido e imbarazzato colpo di tosse hanno detto, per voce del loro segretario e di fronte alla loro platea di riferimento (Confindustria), che insomma la riforma non è poi così male e poi è assolutamente necessaria, basterebbe farla con gradualità, come dire... se ci fossimo noi al governo vi avremmo fornito anche una bella confezione di vaselina. Non contenti i nostri eroi hanno tappezzato l'Italia di manifesti rivolti ai "lavoratori", sui quali campeggia uno slogan che è tutto un programma: "con i lavoratori di oggi, per i lavoratori di domani". Che, se passa la riforma, saranno sempre gli stessi... Un modo gentile per dire "Creperete prima di andare in pensione".

Rifondazione non ha detto nulla (forse sono troppo impegnati nei giochi politici con i signori qui sopra). Le burocrazie sindacali CGIL-CISL-UIL hanno messo su il loro sciopericchio di 4 ore (come se cinque anni di vita valessero come 4 ore di sciopero!) mentre quelle CUB e USI hanno scelta la strada dell'isolazionismo, perché mischiarsi con certa gente... (e se ciò riguarda le burocrazie come dargli torto, ma i lavoratori che scenderanno in strada il 24? Gli fanno schifo pure loro? Non sarebbe meglio la formula già sperimentata delle manifestazioni separate con piattaforme separate, ma nello stesso giorno?).

E i lavoratori? Solo una mobilitazione di massa e unitaria dei lavoratori ha la possibilità di fermare questo ennesimo attacco alle nostre condizioni di vita. Pensare che un con un governo di centro-sinistra le cose sarebbero andate diversamente è un'illusione. Pensare che le burocrazie sindacali non abbiamo da tutelare interessi propri e in contrasto con quelle dei lavoratori è un'illusione.

Noi siamo testardi e non ci stanchiamo di ripetere quelle che sono sempre state le nostre parole d'ordine: autogestione, autorganizzazione, azione diretta. L'emancipazione dei lavoratori sarà opera dei lavoratori stessi o non sarà!

S. Parodi


da Alternativa Libertaria - novembre 2003, foglio telematico della FdCA