Settembre

 

Settembre è un mese impegnativo. Quest'anno ricorre il secondo anniversario dell'11 settembre statunitense, e il trentesimo anniversario dell'11 settembre cileno. Ci si potrebbe chiedere quale di queste due date ha maggiormente cambiato il mondo. Chiedersi quale di questi due momenti ha avuto maggior peso sulla politica internazionale, sulla coscienza collettiva dei paesi coinvolti direttamente e di quelli coinvolti indirettamente.

Ma a pensarci un po' queste si rivelano domande retoriche almeno per due buoni motivi. L'undici settembre è un giorno unico, è quel giorno specifico e quindi i due eventi, ovvero il momento alfa di questi due eventi, risiede nella memoria che il secolo XXsimo accorderà a questo giorno. E poi vi è una serie di meccanismi, tutti interni alla politica internazionale statunitense, che crea come un filo diretto, una linea di congiunzione tra le due date distanti ventotto anni... e tra le "coincidenze" c’è anche un nome illustre: Henry Kissinger. Inizialmente infatti la commissione d'inchiesta istituita per far luce sul perché gli Stati Uniti non hanno saputo impedire gli attentati dell'11 settembre è stata guidata da lui, dall'ex segretario di stato imputato in vari processi per "crimini di guerra" o "crimini contro l'umanità" relativi ai legami con Pinochet e con le oligarchie argentine nelle dittature che hanno sconvolto quei paesi, e successivamente candidato... al premio Nobel per la pace! L’incarico di Kissinger è poi rientrato, ma è emblematico che sia possibile stabilire un legame tra i due fatti che passi proprio per questa via, la via della consolidazione di un potere globale degli Stati Uniti attraverso l'imperialismo e il suo braccio armato di cui Kissinger, rimane rapprentante impunito. La società di consulenza di Kissinger fa oggigiorno affari strettamente coperti da segreto e anonimato, tra gli altri con il partito comunista cinese e le oligarchie del golfo persico, luogo di estremo interesse per gli Stati Uniti come provano le due guerre del golfo combattute senza soluzione di continuità per oltre un decennio, fino all'occupazione armata e oltre.

L'imperialismo da doppio petto rappresentato da Kissinger, trincerato dietro le sottigliezze della menzogna, misurato nelle parole dette in occasione dell'elezione di Salvado Allende: "Non bisognerebbe permettere ad un paese di diventare marxista solo perché il suo popolo è irresponsabile" ormai è soppiantato dalla politica aggressiva e alla luce del sole dei suoi eredi.

(M.A)


da Alternativa Libertaria - settembre 2003, foglio telematico della FdCA