Internazionale

 

Continua lo stillicidio dei soldati alleati in Irak (dovremo presto tornare a dire Mesopotamia?). Certo che gli americani non sembra abbiano fatto un grande affare, considerato quanto ci tenevano: gli irakeni non sono così contenti di essere stati liberati, e continuano a festeggiare a base di colpi di mortaio, tanto che toccherà aumentare i contingenti previsti , non si riescono a trovare marionette appena credibili cui affidare la “democratizzazione” del paese, i kurdi che per un po' ci avevano creduto sul serio stanno cominciando ad alzare il prezzo, e questo innervosisce alquanto i turchi, che si sentivano già in Europa e si sono sentiti ricacciare il Medio Oriente, qualche giornalista occidentale, sia pure con scarsissimo zelo, non può fare a meno di chiedersi dove Saddam sia riuscito a nascondere le famigerate armi di distruzione di massa, e di chi erano le fonti tanto attendibili. L’unico fronte che tiene è quello degli alleati, anche se questo significa, per Bush Jr, rovinarsi le vacanze invitando periodicamente, e a turno, i premier che gli sono rimasti fedeli.

Se almeno Osama Bin Laden o Saddam rilasciassero qualche intervista: invece il loro silenzio stampa permette persino ad Al Jazira di respirare.

Né parte la ripresa economica, contrariamente a quanto tutti davano per scontato: i soliti noti hanno fatto forse i loro ingenti guadagni, ma le ricadute sull’economia generale, che tutti si aspettavano, tardano così tanto che ci si comincia a chiedere se arriveranno mai. E anche se come al solito si socializzano le perdite e si privatizzano i guadagni, stavolta il bottino sembra più scarso del previsto.

Che la guerra, in particolare questa guerra, non sia poi una grande pensata?

Che i padroni del vapore non siano così bravi neanche a fare i loro interessi, e che stiano prendendo qualche s(t)ecca?


da Alternativa Libertaria - luglio 2003, foglio telematico della FdCA