REM

 

Francis Crick, premio Nobel per gli studi sulla struttura del DNA, prospetta l’ipotesi che il sonno REM abbia il compito di ripulire il cervello dai pensieri, dalle associazioni e dalle nozioni indesiderate, si sogna per poter poi dimenticare. Troverete con i REM la melanconia dolce di ricordi offuscati e poi perduti, la grazia sobria delle "piccole cose".

Nati nel 1979 ad Athens (Georgia) con un po’ di mistero intorno, per via del celebre aneddoto che racconta delle loro primissime session in una chiesa sconsacrata, il quartetto deve certamente al quel periodo trascorso a suonare nei bar della zona di Seattle un repertorio composto principalmente da classici altrui, l’estrema dimestichezza con i segreti che possono fare di una semplice canzone una piccola epopea. Viene tratto il massimo da ogni pezzo, esaltandone ogni piccolo particolare: dalle armonizzazioni della voce (accostata ai celebri Byrds), agli intrecci di chitarra, giù fin nei ritmi minimi e nelle più riposte pieghe melodiche.

Si oscilla come è nella caratteristica dei REM, tra ballate movimentate ed episodi più riflessivi, che finiscono per amplificare al magia tenue del gruppo, una identità, in termine di vena compositiva, suono ed arrangiamento, di un gruppo capace di rendere compatibili la nostalgia e l’irruenza, il passato e il presente.

Appartengono a quella esclusiva élite di nomi che possono essere assunti a paradigmi del rock americano tutto ciò in virtù del proprio inconfondibile Stile. La dinamica evolutiva del suono REM si svolge attraverso ritmi particolari che poco concedono al nuovo per il nuovo, quasi nulla all’ascolto distratto e superficiale. La sintesi magistrale di passato e presente, di rock’n’roll, beat, psicadelia, country, folk che aveva caratterizzato i primi album, raggiunge un ulteriore grado di compiutezza ed di perfezione, segno e verifica di una non comune maturità compositiva ed espressiva che, se in parte è frutto della tradizione musicale americana, molto deve altresì al genio particolare, alla sensibilità personale di Michael Stipe e compagni. Nei testi emerge prepotente l’impegno politico e sociale, certamente non paragonabile alla tradizione del combat-rock europeo, ma con un approccio umanistico e non ideologico tipico della tradizione americana liberale, libertaria ed ecologista; il messaggio che ne viene fuori risulta quasi sempre diretto: l’insurrezione è cominciata e tute la sei persa canta Stipe in Begin the begin. Lo sforzo necessario a decifrare i testi, che non narrano storie ma sono costruiti a flash e con un frequente uso della tecnica vocale del cut-up ha contribuito a fare di M. Stipe, figura già carismatica e dalla peculiare presenza scenica, un autentico guru per i giovani.

La speranza, è l’ottimismo della volontà che entra in campo contro il pessimismo della ragione, è un invito esplicito a darsi da fare chiarisce Stipe, che dà espressione a sentimenti molto positivi, la gente oggi ha bisogno di visioni positive. Se ci sono in esso anche cinismo e tristezza è "perché non si può avere una faccia della medaglia senza avere pure l’altra".

Anche per questo, nei tour dei REM sono presenti spesso banchetti di Greenpeace e rappresentanti di Amnesty International. La fama dei REM di essere in grado di offrire il migliore spettacolo rock americano si è costruita nel corso degli anni trascorsi per la maggior parte sulla strada e durante i quali lo scarno live-act dei primi anni, pochi faretti, Stipe attaccato all’asta del microfono e immobile, si era trasformato in una rappresentazione elaborata e dal notevole impatto visivo, con giochi di luci , proiezioni di diapositive e di filmati, senza per altro far perdere l’immediatezza che li caratterizza e cadere nella prosopopea.

Diffida di te stesso, diffida di te stesso, non farti intrappolare.

DISCOGRAFIA ESSENZIALE

Gianrock 2

Da Alternativa Libertaria, giugno 1998