BUENOS AIRES HORROR TOUR di MASSIMO CARLOTTO
LE IRREGOLARI

 

E' la storia di un italiano esule delle lotte degli anni settanta, che fa un viaggio allucinato per le vie di Buenos Aires su un autobus di notte.

Le fermate non sono davanti a vecchi palazzi o musei, ma sono numeri civici, numeri di case e luoghi un tempo occupati da coloro che sono scomparsi fra le mani dei torturatori.

Notte dopo notte, Carlotto conosce la storia di quelli che non hanno data di morte e che i tragici avvenimenti della dittatura, hanno reso immortali.

Notte dopo notte, si avvicina sempre più alla lotta delle madri di Plaza de Mayo e soprattutto alle Abuelas, le nonne, quelle che ricercano i nipoti nati in carcere o nei campi clandestini e dati in adozione agli stessi soldati che hanno dato la morte alle loro madri. Fermata dopo fermata la storia della ricerca della verità e del coraggio di queste donne si fa sempre più forte ed importante.

Per l'autore è anche un modo per ricostruire le sue radici e la sua identità dal momento che non conosce niente del breve il periodo in cui il nonno anarchico era emigrato in Argentina.

"Le irregolari" è un romanzo basato su fatti e personaggi reali, che dà un'ampia visione storica dell'America latina, dalle dittature in Cile e in Argentina fino all'occupazione dell'ambasciata giapponese a Lima da parte dei Tupac Amaru, è un romanzo che mette in luce l'orrore e le crudeltà degli stati, di come il potere ha trasformato i sogni di una generazione in incubi, è il racconto della memoria, protagonista assoluta, che ha bisogno di diventare storia ma che per far questo la prima cosa da perseguire è la giustizia. Ciò che colpisce, non è solo la tragedia di tanti compagni rimasti vittime del sistema ma soprattutto la voglia di riscatto, il senso di non-sconfitta, la richiesta austera e orgogliosa di chi crede ancora nella verità e non smette mai di lottare.

Questo libro, è un buonissimo esempio di come si possa scrivere la storia attraverso un romanzo che dall'inizio alla fine travolge chi lo legge, lo renda partecipe del dolore e della sconfitta, ma crea la voglia di continuare a lottare e dà una visione positiva e costruttiva del presente.

In un momento in cui i dittatori - macellai come Pinochet, protetti dagli stati di tutto il mondo, vengono rimandati in patria senza aver subito nessuna condanna per i crimini commessi, perché considerati troppo vecchi e malati, appena mettono piede nel loro paese poco ci manca che ruotino il bastone ballino il tip tap, c'è bisogno che la gente ricordi! C'è bisogno che chi non era ancora nato/a per sapere cos'era il Cile, l'Argentina, il Nicaragua al tempo delle dittature militari conosca e sappia : un romanzo, come questo di Carlotto, potrebbe essere di grande aiuto.

Buenos Aires horror tour potrebbe essere un interessantissimo testo scolastico per imparare che l’unica lotta che si perde è quella che si abbandona:

"...Noi non vogliamo tombe su cui piangere, perché non c'è tomba che possa rinchiudere un rivoluzionario. I nostri figli non sono cadaveri : sono sogni, utopia, speranza.Sono quelli che furono, che pensarono, che catturarono, che scrissero, che soffrirono. Non si può seppellire tutto questo!"

Silvia Francolini

 

da Alternativa Libertaria - giugno 2000, giornale della FdCA