Anarchismo e libertà religiosa

 

L'anarchismo propugna la difesa delle libertà individuali, prime tra tutte quella dal bisogno e quella di pensiero. Pertanto non può che tutelare anche la libertà religiosa individuale.

Il permanere di ogni uomo o di ogni donna nell'alienazione religiosa costituisce un problema per l'intera comunità che non può essere risolto con un atto autoritativo, ma sforzandosi di creare le condizioni per rimuovere le cause materiali dell'alienazione. Ciò fatto, o almeno tendenzialmente realizzato, vi sono comunque margini di libertà individuale tali che non è possibile vietare ad alcuno di credere in una qualsivoglia religione. Questa libertà di credere trova limiti solo nell'altrui libertà.

La tutela della libertà… religiosa individuale, in una società che vuole essere costituita da "liberi ed eguali", non potrà avere regole diverse da quelle che per il diritto comune concernono la tutela della libertà di pensiero. Per l'anarchismo non vi sono e non possono esservi particolari diritti scaturenti dalla tutela del sentimento religioso individuale non assimilabili a quelli altrimenti tutelati nell'ambito di una società che assicura il massimo delle libertà… possibili. Per l'anarchismo è impensabile qualsiasi forma di regime concordatario, qualsiasi differenziazione di status in ragione di motivi religiosi e ciò pone l'anarchismo in netta contrapposizione con ogni forma di gestione teocratica della società.

Una tale concezione della libertà religiosa individuale si inserisce in un progetto di costruzione di un nuovo sistema di valori che è costantemente in evoluzione, sempre perfettibile, sempre attento al confronto dialettico e alla creazione di migliori condizioni di vita per tutti, in un quadro di solidarietà ed uguaglianza a livello planetario. Vi è nell'anarchismo la consapevolezza che il cammino verso la società anarchica è una continua approssimazione, un processo tendenziale, caratterizzato dalla dialettica tra gli uomini e le donne sia come singoli che tra essi associati. Nel dispiegare la sua azione l'anarchismo tiene conto delle esigenze e dei bisogni scaturenti dalla società, ma proprio per permettere che ciò avvenga, libero dai condizionamenti costituiti dall'insoddisfazione dei bisogni materiali, dal potere derivante dal possesso dei mezzi di produzione, esso presuppone l'atto rivoluzionario di soppressione della proprietà privata e di avvio del processo politico rivoluzionario, come punto di arrivo e insieme di partenza del processo di trasformazione, alimentato e sostenuto dalla crescita costante della lotta di classe.

Dal "Programma Minimo dei Comunisti Anarchici", negli atti del V Congresso FdCA - Firenze 1997


da Alternativa Libertaria - aprile 2005, foglio telematico della FdCA