Sicurezza

 

Fatto uscire il mostro dal vaso di Pandora, la stessa destra di governo è costretta ad inseguire proposte sempre più deliranti.

Le ronde nelle città? I medici come sbirri negli ambulatori? Il carcere a chi insulta un vigile urbano? La pena di morte a chi fa un graffito? I pogrom e il linciaggio per i capri espiatori gettati in pasto alla folla per coprire il degrado delle periferie? Tutto questo per sentirci più sicuri?

Ma dov'è questa sicurezza?

È forse nei luoghi di lavoro dove quotidianamente ci ammazzano per un salario sempre più misero? O forse nelle fabbriche e nei cantieri c'è solo la sicurezza dei padroni di farla franca di fronte alle quotidiani morti ed incidenti di lavoratori e lavoratrici?

È all'interno delle mura familiari? In quello che dovrebbe essere il luogo più sicuro per i più deboli, nella tanto glorificata santa famiglia, tutti i dati, anche del governo sostengono che avvengono 3 violenze su 4 del totale di quelle di cui sono vittime le donne. Altro che la caccia al rumeno!

O stiamo parlando della sicurezza, ormai assodata per sempre più famiglie, di non arrivare alla fine del mese col salario sempre più eroso dagli effetti del liberismo ed essere costretti a risparmi sempre più drastici?

O della sicurezza, anzi la quasi matematica certezza, che continueremo o poi in qualche parte dell'Italia ad assistere all'ennesima violenza nazifascista, come quella che ci ha portato via Renato a Roma, due anni fa, o quella che ha ucciso Nicola a Verona, quella che ormai colpisce ovunque in Italia?

Non dobbiamo farci abbindolare e dobbiamo ribaltare il loro concetto di sicurezza fatto di sfruttamento e sudditanza.

Possiamo gridarlo forte: SIAMO NOI CHE RENDIAMO LE CITTÀ PIÙ SICURE.

Perché costruiamo:

Solo con i diritti, la libertà e la giustizia sociale possiamo rendere le nostre città più sicure. Tutti e da oggi.

Altro che le ronde...


da Alternativa Libertaria - marzo 2009, foglio telematico della FdCA